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Aa. Vv. Alla macchinetta del caffè di un palazzo di giustizia Storie semiserie dal e sul mondo che le sta attorno
Prefazione di Piero Ceccatelli, copertina di Tommaso Jardella, contributi di Mauro Cini, Pamela Bonaiuti, Marina Cirese, Placido Panarello, Jacqueline Monica Magi, Nicodemo Gentile, Silvana Olivo, 2021, pagine 96, euro 12,50, I.S.B.N. 88-471-1035-9 Collana Vianesca/Poesia e narrativa
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La macchina del caffè di un palazzo di giustizia: il
solo elemento che mette tutti d'accordo nella sede
in cui nessuno va d'accordo per natura e per
partito preso, per ruolo e per posa. E, anche se si
andasse d'accordo, non lo ammetterebbe mai
nessuno. Dispensatrice della sostanza eccitante piú
libera e diffusa, […] concede benevola appena un
pulsante a cugina cioccolata e uno a fratello tè -
entrambi eccitanti - ma non dà cittadinanza alla
camomilla che in un tribunale dovrebbe esser
servita a ettolitri, anzi direttamente via flebo per
esser certi dell'arrivo a destinazione al fine di
placare ego smisurati, pavoneggiamenti e agonismo
degno delle migliori cause, offerto al pubblico o
magari solo a una corte assonnata. Sarebbe utile
anche per attenuare il sogghigno di chi ha
comunque l'ultima parola e parla per documenti,
ordinanze, sentenze e sublima in quegli scritti la
platealità negata e concessa - anzi, quasi implorata
- alle controparti pubblico ministero e avvocato.
Tutto questo e molto altro la macchina del caffè
vede, scruta, intuisce; depositaria di pensieri e
confidenze, sfoghi e attese. Lei
[…] assurge a involontaria
protagonista di questa
raccolta eterogenea di pensieri
di operatori della giustizia che
figurano in prima persona
oppure sono tratteggiati nella
testimonianza di chi osserva da
lontano (dalla prefazione di
Piero Ceccatelli).
Tommaso Jardella Marina Cirese Jacqueline Monica Magi
Pisa
30.10.2021
Sala delle Baleari | Palazzo Gambacorti
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