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Maria Cristina Carboni Ho infilato il mio Parkinson nello zaino
Copertina di Tommaso Jardella, 2018, pagine 132, euro 14,00, I.S.B.N. 88-471-0948-3 Collana Vianesca/Poesia e narrativa
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Anch'io sono un malato Parkinson e so bene che
chi è colpito da questa patologia l'affronta in
modo del tutto personale: c'è chi la vuole
prevaricare, chi si fa prevaricare, chi dice di
averla sconfitta, chi si rinchiude in se stesso, chi
la vuole prendere per mano e diventarne
complice. Ecco, nelle pagine del presente
volume viene trattata quest'ultima realtà:
convivere con "il mangione di dopamina", come
mister Parky viene chiamato dall'autrice, e
raggiungere un tenore di vita ottimale per sé e
per chi ci è vicino. Il libro è pieno di sentimenti
belli, puri, spontanei che aiutano a trovare
nuovi stimoli di vita. Ho rivisto passare davanti
a me tutta la mia vita: dalla diagnosi allo
sconforto di essere affetto da tale patologia,
dalle complicanze alla perdita di affetti
familiari. In questo scritto è meravigliosamente
descritto come poter superare i momenti difficili
nei quali immancabilmente ci si imbatte durante
una malattia cosí invalidante: liberare i propri
sentimenti, amare i propri cari, affidarsi a chi
opera per il nostro bene, essere convinti che -
anche se non si è piú come prima - si può
raggiungere un tenore di vita soddisfacente. Un
insegnamento di cui si deve fare tesoro (dalla
prefazione di Carlo Anchisi).
Maria Cristina Carboni Tommaso Jardella |
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