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Aa. Vv. Virinforma/65 Settembre/ottobre 2010
A cura di Igino Canestri, contributi di Igino Canestri, Gilda Ceccati, Silvana Paolocci, Alessandro Guidi, Cecilia Mininni, Gianna Sodi, Roberto Nesti, Alfredo Servillo, Fabrizio Pruneti, Maria Valentini, Fiorenza Vinci, Silvana Paolocci, Mario Spezi, Elena Carboni, 2010, pagine 80, euro 9, I.S.B.N. 88-471-0420-4 Collana Virinforma/Rivista bimestrale
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Se l'uomo sottomesso al fato si ribella e cerca una situazione migliore, s'incupisce e si incattivisce esponenzialmente al grado di benessere raggiunto. Viceversa, se l'uomo industrializzato ricerca la semplicità della vita, perde le qualità positive acquisite, dimentica l'alfabeto della fatica e della ricerca per consegnarsi alla piú semplice casualità del sole e della pioggia. Issati su questo interrogativo (di qua o di là?), le sensazioni variano a seconda delle proprie aspettative. Chi cerca di armonizzare l'azzurro del cielo con il nero dell'inchiostro, la fatica di un laboratorio con i limiti umani, la libertà di tempi e spazi dilatati con l'urgenza delle scadenze, chi cerca la fusione tra il principio del gioco e la stringenza ferrea della logica evolutiva vive con il sorriso sempre attivo. Chi invece si radicalizza da una parte o dall'altra dell'interrogativo, sorride solo nella propria dimensione. Per cui capita di trovare bambini poveri che sorridono sempre, e non hanno nessuna voglia di emanciparsi. O vecchi burberi che hanno nascosto milioni sotto le mattonelle e non hanno nessuna voglia di giocare (dall'editoriale di Igino Canestri).
Igino Canestri Roberto Nesti Mario Spezi |
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